Il vento negli occhi è un progetto di Giampiero Corelli e Adriana Pannitteri.

La ricerca ha come oggetto le donne impegnate nelle missioni militari internazionali di pace; un tema specifico che è parte di una indagine più ampia sulla condizione femminile, che da tempo caratterizza la fotografia di Corelli e l’indagine giornalistica ed editoriale di Pannitteri.

Si tratta di un reportage (prevalentemente fotografico e corredato da piccoli racconti) che vuole indagare e raccontare le motivazioni che spingono sempre più donne ad arruolarsi nell’esercito e di conseguenza ad accettare di partecipare a missioni militari in zone considerate ad alto rischio, anche in compiti diversi da quelli tradizionali.

Il reportage sfiora anche la questione relativa all’ingresso del genere femminile all’interno del contesto militare, per eccellenza dominio esclusivo dell’uomo, il quale da sempre attraverso l’esercizio della guerra ha dimostrato la propria virilità, imposto il proprio potere ed esercitato il proprio controllo. L’apertura alle donne di questa attività rappresenta, dunque, uno sconvolgimento delle gerarchie di genere, che in ambito militare continuavano a persistere fino a poco più di un decennio fa.

L’indagine è stata condotta attraverso una osservazione sul campo delle donne coinvolte in una o più missioni internazionali di pace in corso, rivolgendo l’obiettivo all’esplorazione di due grandi temi: da un lato quello “pubblico” dell’operatività nelle caserme e del rapporto con le unità maschili; dall’altro lato – per quanto possibile – raccontando gli aspetti più personali, i desideri e i sogni di queste giovani donne che si cimentano in compiti inconsueti.

Scatti fotografici, soprattutto, attimi impressi sulla pellicola per cercare di comprendere gli ideali, le motivazioni, lo spirito di sacrificio.

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